sabato 9 luglio 2011

DAY 1

Ciao a tutti! Finalmente arrivati in America!

Dopo aver rincorso l'8 luglio per ben 36 ore, affrontando 18 ore di sole e di viaggio (dove non sono mancati piccoli disagi: freddo e picchiettii sinistri sul touch screen dei sedili dell’aereo), abbiamo raggiunto la nostra nuova “home sweet home”. Qui un breve e tormentato riposo di poche ore non ci ha frenato dal cominciare la nostra avventura.

Ma non tutte le sorprese erano finite! Sabato mattina, al risveglio, ci siamo accorti che il clima dell’Arizona non era veramente così accogliente come pensavamo all’arrivo. Dopo essere stati informati che la temperatura locale si colloca mediamente tra i 26 e i 40°C e che nel mese di luglio questi valori registrano punte giornaliere di 48°C circa, tra il panico generale, si è deciso di stare il più possibile vicino all’aria condizionata.

Ci siamo quindi avviati all’incontro con Caroline Savalle, la responsabile dei rapporti internazionali dell’ASU, che, insieme ad una sua collega, ci ha introdotto alla vita universitaria americana partendo da un breve e interessante outlook della storia “Arizoniana”. In questa sede sono state illustrate alla “preparatissima” e incredula platea di studenti alcuni interessanti aneddoti e curiosità sull’Università tra cui il fatto che il corso che ci stiamo apprestando a seguire si rivela essere il secondo migliore in America per il Supply Chain Management.

Da notare alcune regole/informazioni utili per i futuri e fortunati visitors: no alcool e no smoking all’interno del campus, pena l’espulsione. Al termine dell’incontro ci è stato offerto un pranzo a base di specialità “locali”, prevalentemente fajitas messicane.

La giornata è continuata con il pomeriggio, dove alcuni si sono avventurati coraggiosamente nel deserto allo scopo di procacciare viveri per sfamare venti italiani entro l’orario di cena. I più goliardici hanno invece preferito sacrificare l’onore per un bel rilassante bagno in piscina. Per concludere al meglio, la serata è iniziata con un ritrovo comune al sesto piano del Barrett Honors College, dove è situato il locale cucina e il nostro alloggio, ed è stato replicato il miracolo di sfamare una moltitudine di bocche con quattro confezioni famiglia di pasta Barilla e si è chiusa con una bella dormita per recuperare il tempo perduto a causa del fuso.


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