venerdì 29 luglio 2011

The Supply Chain Game


GIOVEDI' 28 LUGLIO

Finalmente ci siamo! L’ultimo Business Game di questa summer school: la creazione e la gestione di un intero network di supply chain; alcuni gruppi, in particolare quelli che non avevano ottenuto buoni risultati nel precedente gioco erano un po’ titubanti ma non per questo scoraggiati: si tratta ovviamente dell’ultima e più impegnativa sfida. Anche se nulla è in palio lo spirito di sana competizione c’è!

Due sono gli stati d’animo palpabili nell’aria:

La voglia di vincere la sfida più impegnativa ma ancor più forte è la voglia di rivincita di chi non ha vinto precedentemente

La paura di sbagliare a pochi passi dal traguardo, quello stato d’animo che a volte ti blocca, che ti spinge a controllare e ricontrollare una, dieci, cento volte tutti i passaggi, che ti fa domandare “sto facendo la cosa giusta?”.

Due condizioni antitetiche che vanno gestite in ogni tipo di sfida per cui ci si è preparati tanto, soprattutto facendo tesoro degli errori commessi.

Il gioco inizia, i minuti passano veloci e appaiono ancor più veloci se si ragiona con lo scorrere del tempo virtuale del gioco in cui un singolo minuto equivale a 6 giorni.

Tabelle e grafici si susseguono ininterrottamente e finalmente le prime proiezioni : alcuni gruppi sono molto in perdita altri sono di parecchio avanti rispetto agli altri e nei rispettivi gruppi gli stati d’animo sono opposti ma è presto per dire chi sarà il gruppo vincente.

Ma ecco che dopo la prima le distanze si assottigliano sempre di più e infine le situazioni si ribaltano: i gruppi che apparivano in situazioni critiche si ritrovano in testa ed infine la classifica finale: chi era ultimo ora è primo. Il “return of investment” ha premiato chi ha saputo rischiare.



(*) Gruppo “donothing” gestito dal simulatore, non effettua investimenti o modifiche del sistema produttivo. Nei giochi precedenti è arrivato sempre tra i primi.

Ma una domanda sorge spontanea: era davvero questo lo scopo del gioco? Vincere? No.

Inconsapevolmente uno di noi ha risposto al quesito: “Damn! It’s frustrating!”

Pur essendo stata una simulazione ancora molto lontana dal mondo reale del lavoro ci siamo tutti resi conto (vincitori o no) che al di là di tutto ciò che abbiamo fatto e imparato nei nostri percorsi di studi, formule, modelli, ecc. ciò che davvero occorre a noi è avere una visione d’insieme basata sulla posizione che ognuno di noi andrà a coprire nel mondo del lavoro ed in particolare all’interno di una supply chain dando il giusto peso ai dettagli (alto se saremo dei tattici, basso se diverremo strateghi).

Avere consapevolezza in anticipo di quanto sarà complesso e importante il nostro lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento